Per stampa 3D si intende un metodo di produzione di oggetti, usualmente con tecnologia additiva, a partire da un file generato con un software CAD (Computer Aided Design).

Il concetto della stampa 3D è di produrre direttamente l’oggetto voluto senza passare dal suo negativo attraverso uno specifico tipo di CAM (Computer Aided Manifacturing). L’oggetto creato o riprodotto tramite appositi software viene scomposto in strati (slicing) che rappresentano ognuno una sezione orizzontale dell’oggetto stesso. Ogni rappresentazione dello strato viene convertita in una serie di coordinate geometriche adatte a guidare un estrusore di materiale che può essere liquefatto a una data temperatura per essere depositato su un apposito supporto. È così che ad uno strato, mentre si solidifica rapidamente alla temperatura ambientale, viene sovrapposto lo strato successivo e così via fino al completamento delle sezioni generate dal software. Il risultato è un oggetto fisico, solido, utilizzabile, che rappresenta esattamente nelle forme e nelle proporzioni l’oggetto creato o riprodotto con il software di progettazione.

Uno degli utilizzi ancora predominante è quello per cui è nata realmente la stampa 3D, la prototipazione rapida. Se fino a qualche anno fa era relegata al campo industriale, oggi è disponibile al piccolo studio di design o di architettura rendendo semplice e chiara l’esposizione di nuove idee progettuali. Altra applicazione professionale è quella della produzione di oggetti o pezzi di oggetti ad altissimo valore aggiunto, dove non è importante o addirittura non serve la fabbricazione si grande scala. Ad esempio nell’aeronautica o nell’industria spaziale o nel campo dei gioielli, ma anche e in maniera sempre più pervasiva, nel medicale e biomedicale.

Se è naturale la spinta adattiva dell’individuo, che per affrontare le sfide della malattia cronica, cerca di trovare modi diversi per fare, è anche importante considerare il crescente interesse da parte dei professionisti della cura e della riabilitazione, dei designer e progettisti, ma anche della comunità in generale, di individuare insieme alla persona vie per ridurre i limiti alla partecipazione. Ecco, in questo modello collaborativo, la stampa 3D è entrata come strumento aggiuntivo, facilitante e con la forza di allargare i confini di ciò che è possibile.

La stampa 3D